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Inaugurazione personale Marco Puca


I liquidi fondali neri di Marco Puca restituiscono relitti, appunti di viaggio, scampoli di vite ai margini, insegne di locali, stemmi, trame visive annotate con crudele innocenza o con scarto poetico e surreale. Lo spazio della tela, o meglio nel caso specifico della carta, è anche il tempo della  solitudine e della fuga dall’indistinto, come testimoniano alcuni “maestri” di Marco Puca: Osvaldo Licini, Gino De Dominicis e (l’arte è sempre contemporanea a se stessa) Lorenzo Lotto, artista  isolato e inquieto sul quale Puca si è laureato.